99 Il libro bianco sulle bronchiectasie CAPITOLO 10 Edoardo Simonetta IRCCS Humanitas Research Hospital, Respiratory Unit, Via Manzoni 56, 20089 Rozzano, Milano Ambulatori e programmi bronchiectasie: una rete di cura che cresce Evoluzione storica: da malattia negletta a entità nosologica riconosciuta Le bronchiectasie hanno avuto un percorso di riconoscimento complesso e relativamente recente come entità patologica autonoma. Fino ai primi anni 2000, queste venivano semplicemente definite come "bronchiectasie non correlate alla fibrosi cistica", identificandole principalmente per ciò che non erano piuttosto che per le loro caratteristiche specifiche. Questa definizione in negativo rifletteva la limitata attenzione rivolta a questa patologia, considerata per lungo tempo una condizione clinicamente affine alla fibrosi cistica, ma percepita come di minore gravità e interesse clinico. La scarsa attenzione dedicata alle bronchiectasie è stata determinata da diversi fattori, tra cui la presenza di sintomi respiratori aspecifici, la scarsa conoscenza della malattia e un decorso clinico cronico con tassi di mortalità minori rispetto ad altre patologie polmonari come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), il tumore polmonare o la fibrosi cistica. Inoltre, la mancanza di una definizione univoca di malattia ha reso più difficile lo sviluppo di progetti di ricerca specifici. In Italia l’attenzione nei confronti delle bronchiectasie ha iniziato a manifestarsi in maniera significativa intorno al 2010, quando hanno iniziato a svilupparsi i primi ambulatori specializzati e dedicati a questa patologia. La nascita di ambulatori dedicati ha rappresentato uno dei primi passi verso il riconoscimento delle bronchiectasie come patologia respiratoria dotata di una propria dignità clinica, favorendo un progressivo aumento dell’interesse e dell’attenzione nei confronti dei pazienti affetti. L’incremento dell’attenzione clinica e scientifica nei confronti delle bronchiectasie ha determinato la nascita di numerosi progetti di ricerca multicentrici, la costituzione di registri osservazionali a livello europeo e l’elaborazione progressiva di una definizione nosografica condivisa. Questo avanzamento ha rappresentato un momento di svolta per la comunità scientifica, in quanto ha consentito di superare la visione frammentaria della patologia e di porre le basi per la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici dedicati, stimolando al contempo un interesse crescente in ambito accademico e clinico. CAPITOLO 10
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