Il Libro Bianco sulle bronchiectasie

65 Il libro bianco sulle bronchiectasie Efficacia a medio termine (2-3 mesi) • Qualità della vita generale: Miglioramento della percezione di benessere. • Tolleranza allo sforzo: Miglioramento della capacità di esercizio, valutabile con test come il test del cammino. • Strumenti: Questionari di qualità della vita specifici per le bronchiectasie. Efficacia a lungo termine (12 mesi) • Riduzione del numero di riacutizzazioni: Confronto tra il numero di riacutizzazioni nei 12 mesi precedenti e nei 12 mesi di trattamento. • Riduzione delle ospedalizzazioni: Minore necessità di cure ospedaliere. • Mantenimento delle capacità funzionali: Stabilizzazione o miglioramento della funzionalità respiratoria. Per una corretta valutazione delle riacutizzazioni è necessario considerare l'intero ciclo annuale, data la possibile stagionalità degli episodi. Collaborazione multidisciplinare La gestione ottimale del paziente con bronchiectasie richiede una stretta collaborazione tra fisioterapista respiratorio e pneumologo. Questa collaborazione si realizza in diversi modi: 1) Scambio di informazioni: Il fisioterapista riferisce allo pneumologo quando nota problematiche che richiedono una rivalutazione della terapia medica, e viceversa; 2) Approccio coordinato: È fondamentale che le diverse figure professionali mantengano una linea comune nei messaggi al paziente; 3) Gestione integrata: Alcuni centri di terzo livello dispongono di ambulatori dedicati dove fisioterapisti e pneumologi lavorano in parallelo. Questa sinergia è particolarmente importante in momenti critici come le riacutizzazioni o quando emergono problematiche come emottisi o peggioramento della dispnea. Problematiche di accesso alle cure Le disparità di accesso alle cure fisioterapiche specialistiche tra diverse regioni italiane rappresentano un importante problema. Spesso i pazienti provenienti da regioni prive di centri specializzati arrivano con prescrizioni inappropriate o aspettative irrealistiche. La telemedicina, con l’impiego di visite virtuali e teleconsulti, può concorrere a ridurre la disparità geografica di accesso alle cure, ferma restando la necessità di vedere il paziente in presenza in alcuni momenti. CAPITOLO 6

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=