56 Il libro bianco sulle bronchiectasie NARRARE È GIÀ UN PO' GUARIRE visitò quel giorno, per quello che ha fatto per me, per aver capito immediatamente la mia condizione, e per aver tempestivamente messo in atto tutto il da farsi per iniziare la nuova terapia, inserendomi anche nel Programma Bronchiectasie del Policlinico di Milano. Da allora sono seguita periodicamente dallo staff dei suoi collaboratori, ora divenuti responsabili, il Prof. Gramegna (pneumologo) e il Prof. Lombardi (infettivologo), sono stata anche ospedalizzata per 2 settimane nel 2023 e per 4 settimane nel 2024, a causa di riacutizzazioni. In questo momento posso definirmi serena perché non mi sento più sola e incompresa. Tutto questo anche grazie all’Associazione Italiana Bronchiettasie AIB, di cui sono socia dal 2021, associazione che è vicina in maniera esemplare a noi pazienti bronchiectasici e che ci rende partecipi di tutte le iniziative, webinar e informazioni su questa patologia. Nel corso di questi anni, infatti, sia familiari sia amici, nonché e soprattutto i miei capi e colleghi di lavoro, non hanno mai capito le mie condizioni fisiche e psicologiche, pensando che fingessi di star male. Sono estremamente grata a tutti VOI!!! Sono Donatella ho 47 anni e vivo a Trieste. La mia storia ha inizio nel febbraio del 2008. Mi trovavo a Parigi e una notte ho iniziato a tossire e si può dire che da allora non ho più smesso. Inizialmente a quella tosse non era stata data molto importanza. Dopo tutto era inverno e faceva freddo, e si era pensato a un malanno stagionale. Da allora ciclicamente, due o tre volte all’anno, avevo polmoniti o broncopolmoniti. Fino a maggio del 2013, quando dopo una maratonina comparve febbre superiore a 39 gradi, perdita di peso, tosse e mutazione del colore del catarro, fui quindi sottoposta a TAC. Fu così che ebbi la diagnosi di bronchiectasie e per la prima volta fu isolato Pseudomonas Aeruginosa. Seppur le bronchiectasie mi siano state diagnosticate solamente nel 2013, posso dire di conoscerle dalla nascita. Sono cresciuta con la tosse di mia sorella Giannarita (dodici anni più grande di me), ero piccola e ho visto i suoi drenaggi, le emottisi, ho assistito alle sedute di fisioterapia di cui ricordo ancora il suono del clapping. Messa da parte la rabbia iniziale, ho iniziato a reagire sorridendo alla vita per me e per gli atri, specialmente per i miei genitori. La storia di Donatella ʻʻ
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