42 Il libro bianco sulle bronchiectasie strada allo sviluppo di nuovi farmaci antinfiammatori specifici. In particolare, recenti studi hanno dimostrato l’efficacia di nuovi trattamenti che agiscono specificamente contro l'infiammazione neutrofilica non bilanciata, che anziché essere protettiva può dimostrarsi dannosa nei confronti del parenchima polmonare In generale, gli obiettivi principali del trattamento delle bronchiectasie sono: 1. Ridurre la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni 2. Ridurre la necessità di ospedalizzazioni 3. Migliorare la qualità della vita dei pazienti 4. Rallentare il declino funzionale polmonare 5. Ridurre la mortalità a lungo termine Per raggiungere questi obiettivi, è necessario un approccio mirato a interrompere il circolo vizioso della malattia, agendo su tre fronti principali: gestione delle infezioni, controllo dell'infiammazione e miglioramento della clearance mucociliare. Approccio al paziente: "treatable traits" e personalizzazione della cura Un aspetto fondamentale nella gestione delle bronchiectasie è il riconoscimento dell’eterogeneità della malattia e delle diversità dei pazienti. L'approccio odierno al trattamento si basa sul concetto di "treatable traits", ovvero l'identificazione e l'ottimizzazione di tutte le caratteristiche trattabili di malattia che il paziente può presentare, sia a livello fenotipico che endotipico. I tratti trattabili delle bronchiectasie sono classicamente divisi in quattro categorie principali: 1. Tratti polmonari, come ad esempio le infezioni croniche, l’infiammazione neutrofilica o eosinofilica, l’ipersecrezione mucosa, o l’ostruzione al flusso aereo; 2. Tratti eziologici, ovvero quelli legati alle cause sottostanti la malattia, come ad esempio le immunodeficienze, l’ABPA (ossia l’aspergillosi broncopolmonare allergica), o alcune malattie sistemiche o genetiche; 3. Tratti extrapolmonari, o di comorbidità, come ad esempio la malnutrizione (sottopeso/ sovrappeso), l’ansia, la depressione, le patologie cardiovascolari, il reflusso gastroesofageo, l’osteoporosi o la rinosinusite cronica; 4. Tratti ambientali e di stile di vita, come ad esempio l’esposizione al fumo attivo e passivo, lo status vaccinale, il decondizionamento fisico. Un approccio completo richiede quindi la fenotipizzazione ed endotipizzazione del paziente. La fenotipizzazione è il processo tramite cui si identificano caratteristiche cliniche che permettono di raggruppare pazienti simili che possono potenzialmente rispondere a uno stesso intervento (ad esempio, pazienti con frequenti riacutizzazioni o con infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa), mentre l'endotipizzazione è il processo che porta all’identificazione di marcatori biologici che possono predire la risposta a particolari trattamenti (ad esempio, l’infiammazione neutrofilica o eosinofilica). In ogni caso, è essenziale far comprendere alla persona che soffre di bronchiectasie la CAPITOLO 5
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