26 Il libro bianco sulle bronchiectasie Esami strumentali invasivi Broncoscopia ispettiva ed esecuzione di lavaggio broncoalveolare Broncoscopia operativa per il campionamento noduli, masse o linfonodi Esame microbiologico Esecuzione dell’escreato indotto Esame colturale su broncoaspirato (BL) o broncolavaggio alveolare (BAL) Test respiratorio non invasivo Valutazione della frazione esalata di ossido nitrico (FeNO) Valutazione immunitaria Valutazione degli eosinofili su espettorato Questi test vengono richiesti in base al sospetto clinico e non sono necessari per tutti i pazienti. La scelta degli esami da effettuare dovrebbe essere guidata da caratteristiche cliniche che suggeriscono una possibile eziologia specifica. Il ruolo del medico di medicina generale Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale nel sospetto diagnostico delle bronchiectasie. L’elevato intervallo tra inizio dei sintomi e diagnosi (in media 3,5 anni) suggerisce che molti pazienti non vengono tempestivamente indirizzati verso approfondimenti diagnostici. Il contributo più importante che il medico di base può dare è richiedere una TAC torace nei pazienti con sintomi cronici a carico delle vie respiratorie o con ripetuti episodi di bronchite. Questo potrebbe ridurre significativamente il ritardo diagnostico e permettere un intervento più precoce. Sintomi cronici come la tosse sono spesso sottostimati o imputati ad altre malattie come la BPCO o bronchite cronica, spesso senza un’accurata indagine dei fattori di rischio. Non è raro quindi vedere attribuita una diagnosi di bronchite cronica o BPCO anche a pazienti che non hanno mai fumato, situazione che dovrebbe destare sospetti. Un problema spesso riscontrato è la scarsa conoscenza delle bronchiectasie tra i medici di base e la mancanza di un’esenzione specifica per questa patologia, che ne riduce ulteriormente l’accesso a tecniche diagnostiche e terapeutiche e l’importanza percepita. Considerazioni specifiche sulla fibrosi cistica La fibrosi cistica rappresenta una delle cause eziologiche più ben caratterizzate di bronchiectasie. È una malattia genetica con manifestazioni cliniche variegate, da forme con impatto quasi inesistente a quelle che portano al trapianto polmonare entro i trent’anni. La manifestazione più caratteristica consiste proprio nelle bronchiectasie, con una profonda alterazione della capacità del bronco di muovere l’espettorato e di eliminarlo, portando a ristagno, infiammazione e infezioni acute e poi croniche. CAPITOLO 3
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