Il Libro Bianco sulle bronchiectasie

20 Il libro bianco sulle bronchiectasie La scala di Murray considera le caratteristiche di colore del muco ed evidenzia come queste siano correlate direttamente con il contenuto di materiale infiammatorio e di cellule infiammatorie. La qualità del muco è inoltre correlata al tipo di colonizzazione batterica presente nelle vie aeree. La colonizzazione o infezione cronica da parte di alcuni germi, come i micobatteri non tubercolari, tendono a dare forme di tosse secca (non ipersecretiva) e stizzosa, mentre altri come Pseudomonas aeruginosa, Haemophilus influenzae e Staphylococcus aureus sono associate a una maggiore produzione di muco, che può raggiungere quantità considerevoli, dai dieci fino a duecentocinquanta millilitri al giorno. Nei casi più avanzati di malattia, i pazienti possono avere dispnea (difficoltà respiratoria). Frequentemente si associano manifestazioni sistemiche come malessere generale, astenia e stanchezza, legate anche a possibili condizioni di denutrizione e sarcopenia. Non è raro che i pazienti presentino emoftoe o emottisi, ovvero emissione di sangue frammisto a muco o direttamente con i colpi di tosse, rispettivamente; talvolta i sanguinamenti possono essere anche abbondanti, rappresentando una vera emergenza medica. I pazienti possono inoltre presentare manifestazioni legate alle comorbidità frequentemente associate, come il reflusso gastroesofageo, che può complicare ulteriormente la tosse e rendere difficile la diagnosi differenziale. Similmente, la rinosinusite con post-nasal drip può contribuire alla sintomatologia. A seconda dell’eziologia alla base della malattia, si possono avere anche infezioni ricorrenti extrapolmonari a livello della cute, orecchio o infezioni in altri distretti corporei. Il ritardo diagnostico La diagnosi di bronchiectasie è spesso ritardata a causa della natura aspecifica dei sintomi principali. I dati mostrano che un quarto dei pazienti riferisce di aver avuto i sintomi per dieci anni prima di arrivare alla diagnosi definitiva. Uno studio multicentrico italiano ha rilevato che l’intervallo medio tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi è di circa tre anni e mezzo. Questo ritardo diagnostico è dovuto principalmente al fatto che sintomi come la tosse cronica sono comuni a molte altre patologie respiratorie. Di conseguenza, molti pazienti vengono inizialmente diagnosticati erroneamente con altre condizioni, come bronchite cronica, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) o asma, specialmente quando non viene effettuata un’accurata indagine dei fattori di rischio. IL PROCESSO DIAGNOSTICO La tomografia computerizzata (TAC) del torace La TAC del torace ad alta risoluzione (HRCT) è l’esame diagnostico fondamentale per la diagnosi di bronchiectasie. È considerata il gold standard diagnostico poiché permette di visualizzare chiaramente la presenza delle dilatazioni bronchiali permanenti che caratCAPITOLO 3

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