15 Il libro bianco sulle bronchiectasie Impatto socio-economico L'impatto economico delle bronchiectasie sul servizio sanitario è considerevole e in costante crescita. In Italia, il costo annuale per paziente si attesta intorno ai 3.593 euro, collocandosi in una posizione intermedia tra il costo dell'asma (1.865 euro) e quello della BPCO (5.084 euro). Questa spesa riflette la complessità della gestione della patologia e la necessità di un approccio terapeutico multimodale. La distribuzione dei costi mostra un pattern caratteristico, con le ospedalizzazioni che rappresentano la voce di spesa più significativa, arrivando a costituire il 44% dei costi totali in Italia. Questo dato è in linea con quanto osservato in altri Paesi europei: in Germania, per esempio, le ospedalizzazioni incidono per il 35% sui costi totali. L'elevato impatto economico dei ricoveri ospedalieri sottolinea l'importanza di strategie preventive efficaci per ridurre le riacutizzazioni che spesso portano all'ospedalizzazione. Le spese per visite ambulatoriali ed esami diagnostici rappresentano un'altra componente significativa dei costi. I pazienti con bronchiectasie mostrano costi più elevati per le visite ambulatoriali e gli esami rispetto ai pazienti con asma o BPCO. Per quanto riguarda la terapia farmacologica emerge un pattern particolare: mentre il numero di prescrizioni di terapia inalatoria è inferiore rispetto ai pazienti con asma e BPCO, soprattutto per quanto riguarda i corticosteroidi inalatori, si osserva un utilizzo più frequente di antibiotici. In particolare, i macrolidi e i fluorochinoloni rappresentano le classi di antibiotici più frequentemente prescritte. Questo elevato consumo di antibiotici non solo incide sui costi diretti, ma solleva anche preoccupazioni riguardo al possibile sviluppo di resistenze antibiotiche. I costi tendono ad aumentare significativamente con la gravità della malattia. I pazienti con malattia più severa richiedono non solo più frequenti ospedalizzazioni, ma anche terapie più costose, come gli antibiotici per via inalatoria. Questo sottolinea l'importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo per prevenire la progressione della malattia verso forme più gravi e costose. L'impatto economico non si limita ai costi diretti sanitari. I pazienti con bronchiectasie spesso necessitano di periodi di assenza dal lavoro, sia per le visite mediche che per le riacutizzazioni della malattia. Inoltre, i familiari possono dover dedicare tempo all'assistenza del paziente, con conseguenti costi indiretti per la società. Uno studio tedesco ha stimato una media di 40,5 giorni di assenza dal lavoro nell'arco di tre anni, con costi indiretti che ammontano a 4.230,49 euro per paziente. Le proiezioni future suggeriscono un probabile aumento dei costi legati alle bronchiectasie. Questo trend è stato già osservato in diversi paesi: in Cina, per esempio, i costi totali annuali pro capite sono aumentati di 2,18 volte tra il 2013 e il 2017, mentre a Singapore i costi di ospedalizzazione sono cresciuti del 5% annualmente nel periodo 2007-2017. Nel Regno Unito, i ricoveri in terapia intensiva legati alle bronchiectasie sono aumentati dell'8% per anni tra il 2009 e il 2013, con un conseguente incremento dei costi da 189.144 a 298.967 sterline. CAPITOLO 2
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