12 Il libro bianco sulle bronchiectasie Per quanto riguarda l'incidenza, i dati mostrano una minore variabilità tra le diverse aree geografiche, con la maggior parte delle aree geografiche che riportano tra 9,4 e 48,1 nuovi casi per 100.000 persone per anno. Un'eccezione è rappresentata dalla Corea del Sud che nel 2009 ha registrato un'incidenza annuale insolitamente elevata di 183 e 175 nuovi casi per 100.000 persone rispettivamente nelle femmine e nei maschi. Come per la prevalenza, anche l'incidenza aumenta con l'età fino ai 79 anni, per poi mostrare un declino nei soggetti ultraottantenni, un pattern osservato in diversi Paesi europei tra cui Regno Unito, Germania, ed Italia. Caratteristiche demografiche e fattori di rischio L'età mediana dei pazienti italiani con bronchiectasie è di 65 anni (25-75 IQR: 52,5-73), secondo i dati del registro Europeo EMBARC. Sia la prevalenza che l'incidenza aumentano con l'età, raggiungendo i valori massimi nella popolazione più anziana. In particolare, nei soggetti con più di 75 anni la prevalenza tocca i 466 casi per 100.000 abitanti, mentre l'incidenza raggiunge il suo picco nella fascia d'età tra i 75 e gli 84 anni, con 43 nuovi casi per 100.000 persone per anno. I pazienti con bronchiectasie presentano spesso una storia pregressa di tubercolosi, con una prevalenza dello 0,47% rispetto allo 0,06% della popolazione generale. Particolarmente significativa è l'associazione con altre patologie respiratorie: l'asma è presente nel 19,9% dei casi (contro il 6,2% della popolazione generale), mentre la BPCO si riscontra nel 16,8% dei pazienti (rispetto al 6,4% dei controlli), sempre secondo i dati del registro Europeo EMBARC. L’abitudine al fumo può avere un ruolo importante nella storia naturale della malattia. Anche le patologie autoimmuni mostrano una significativa associazione. L'artrite reumatoide, in particolare, ha una prevalenza dell'1,9% nei pazienti con bronchiectasie, più del doppio rispetto allo 0,8% osservato nella popolazione generale. Questa associazione suggerisce il possibile coinvolgimento di meccanismi immunologici nella patogenesi della malattia. La distribuzione per genere mostra alcune particolarità interessanti. Mentre si osserva una maggiore prevalenza nelle femmine, questo pattern si inverte nelle fasce d'età più avanzate, dove i maschi mostrano valori più elevati. Questo fenomeno potrebbe essere parzialmente spiegato dalla maggiore prevalenza di BPCO nel sesso maschile nelle coorti più anziane. Infatti, quando si analizzano i dati escludendo i pazienti con BPCO concomitante, la prevalenza femminile risulta più elevata in tutte le fasce d'età. L'età media alla diagnosi è aumentata nel corso degli anni, passando dai 61 ai 68 anni negli Stati Uniti e da 64,2 a 67,6 anni in Germania. Questo trend potrebbe riflettere sia il generale invecchiamento della popolazione sia una maggiore attenzione diagnostica nelle fasce d'età più avanzate. È interessante notare come il livello socio-economico possa influenzare la prevalenza della malattia, sebbene con pattern complessi. Mentre le bronchiectasie sembrano più comuni negli individui con status socioeconomico più elevato, quando si considera la coesistenza CAPITOLO 2
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