100 Il libro bianco sulle bronchiectasie Epidemiologia e consapevolezza crescente Negli ultimi anni, sia in Italia che nel resto del mondo, è stato registrato un aumento significativo sia dell’incidenza che della prevalenza della malattia. Tale incremento è riconducibile principalmente a due fattori: da un lato, una crescente consapevolezza da parte della comunità medica nei confronti di questa condizione respiratoria; dall’altro, la maggiore diffusione e accessibilità della tomografia computerizzata ad alta risoluzione del torace, oggi considerata lo strumento diagnostico di riferimento. L’espansione epidemiologica della patologia si è tradotta in una domanda crescente di presa in carico ambulatoriale da parte dei pazienti, rendendo imprescindibile l’implementazione di percorsi diagnostico-terapeutici strutturati e l’istituzione di centri dedicati con competenze specifiche. La principale sfida per il futuro risiede nella capacità del sistema sanitario di accogliere e gestire in modo efficace una popolazione eterogenea di pazienti: da un lato, soggetti con forme lievi o moderate, che richiedono monitoraggi clinico-strumentali mirati e interventi proporzionati; dall’altro, pazienti affetti da forme severe o complicate, per i quali è necessaria una presa in carico multidisciplinare, intensiva e altamente specializzata. Diventa pertanto essenziale garantire percorsi differenziati, calibrati sulla base della gravità e delle specifiche caratteristiche cliniche di ciascun paziente, evitando sia un’eccessiva medicalizzazione dei casi lievi che la sottostima dei quadri complessi. Il modello Hub and Spoke nella gestione delle bronchiectasie Per rispondere efficacemente alle diverse necessità dei pazienti con bronchiectasie, in Italia è progressivamente emerso, pur in assenza di una codifica formale, un modello organizzativo di tipo "Hub and Spoke" consultabile sul sito dell’Associazione Italiana Bronchiectasie (AIB). Questo sistema di riferimento prevede una struttura piramidale con diversi livelli di competenza e specializzazione: 1. Primo livello (Spoke): comprende i medici di medicina generale e medici non specialisti in pneumologia. A questo livello si collocano la maggior parte dei pazienti con bronchiectasie di lieve entità. Questi centri sono tenuti a garantire il cosiddetto "minimum bundle", cioè il pacchetto minimo di esami diagnostici e di inquadramento della patologia. 2. Secondo livello (Hub intermedi): rappresentato da centri pneumologici più specializzati, in grado di gestire pazienti con gravità moderata e di effettuare indagini diagnostiche più approfondite. 3. Terzo livello (Hub principali): centri di riferimento con capacità diagnostiche complete e possibilità di gestire tutte le tipologie di pazienti, inclusi quelli che necessitano di terapie specifiche. Questo modello organizzativo idealmente permette di ottimizzare le risorse, garantendo a tutti i pazienti un livello minimo di assistenza e riservando i centri di maggiore specializzazione ai casi più complessi che richiedono competenze e strumentazioni specifiche. CAPITOLO 10
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